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IL CIBO DELL'UOMO

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Per iniziare un cammino verso la scelta più consapevole di una alimentazione sana e giusta, che permette di prevenire determinate malattie, occorre ripercorrere la strada del “cibo dell’uomo“.

Nel libro della Bibbia (Genesi 1, 29-30) nel sesto giorno della creazione, Dio disse ad Adamo ed Eva:”Vi do tutte le piante con il proprio seme, tutti gli alberi da frutta con i propri semi. Così avrete il vostro cibo.”.

Pur non essendo un testo scientifico, i popoli della Terra antichi si sono sempre alimentati con cereali, legumi, semi e si sa, la saggezza antica sta alla base di molte verità attuali.

Ancora oggi nelle Americhe si mangiano tortillas e fagioli neri, in Nord Africa cuscus (semola di grano) e ceci, In Africa subsahariana miglio e arachidi, in Oriente riso e soia e nella nostra più antica tradizione compaiono piatti come lenticchie e riso o pasta e fagioli-

I cereali integrali, abbinati ai legumi offrono una completa e perfetta combinazione nutrizionale: forniscono la giusta quantità di carboidrati per garantirci una fonte di energia costante e disponibile sempre, e proteine con tutti gli amminoacidi indispensabili.

Questa alimentazione fornisce, inoltre, grassi di buona qualità e altri nutrienti indispensabili per far funzionare i nostri complessi sistemi biologici-

Altrettanto importante è l’apporto di fibre che nutrono le migliaia di miliardi di microrganismi del nostro intestino, garantendone così il buon funzionamento.

Anche il cibo di origine animale ha fatto parte della storia dell’uomo ma gli esempi di popolazioni con una alimentazione tradizionale a base di carne sono veramente pochi, salvo l’eccezione di quelle popolazioni che vivevano in condizioni di estremo freddo come gli eschimesi o i tibetani.

Il latte era bevuto raramente per la difficoltà di conservazione e perchè ,in determinate condizioni, diveniva fonte di infezioni intestinali. Solo dopo la prima guerra miondiale, con la tecnica della pastorizzazione, questo alimento ha cominciato ad essere usato tutti i giorni, dato che la popolazione versava in condizioni di denutrizione grave.

Oggi abusiamo di alimenti di origine animale e preferiamo alimenti “nuovi” come quelli ottenuti da tecnologie moderne (ex lo zucchero bianco e le farine raffinate), o quelli estratti con mezzi chimici dai semi oleosi ( come gli oli raffinati) o, addirittura quelli creati dall’industria (come i grassi idrogenati e le margarine presenti in moltissimi prodotti industriali confezionati, a lunga conservazione).

Dovremmo invece imparare a utilizzare la varietà alimentare che ci offre la natura e che da sola può soddisfare le nostre esigenze nutrizionali e fisiologiche, senza intaccare il gusto per la buona tavola.

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