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Un panino? Impariamo a consumarlo


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I ritmi di oggi spesso ci invogliano a consumare velocemente qualsiasi cosa da mettere sotto i denti.

Per chi pranza velocemente il panino se pur comodo, economico e veloce rispetto ad un pranzo, può rappresentare un’ottima soluzione , come una pessima. Tutto dipende da come lo si sceglie ed al tempo impiegato a consumarlo.

Il tempo impiegato per mangiare è fondamentale per la funzionalità intestinale.

Allo stesso modo è importante la masticazione: da essa inizia il processo digestivo, grazie agli enzimi rilasciati dalla saliva.

Cercate di consumarlo lentamente, possibilmente seduti e applicando il metodo dello “stacco di pensiero”; rilassatevi, dimenticatevi gli impegni che seguiranno, i compiti da svolgere, parlate e pensate ad altro. Se il tempo ve lo permette, passeggiate per dieci minuti o più.

Il panino, ideale per chi ha poco tempo, a lungo andare può portare ad un deficit di fibre oltre che ad un accumulo di peso.

Non occorre rinunciarvi ma fate attenzione a ciò che consumate e come lo fate.

Imparate ad assaporare ogni boccone, meglio se piccolo. Addentate poco alla volta e ricordate che il cervello ha bisogno di venti minuti per realizzare che stiamo introducendo cibo nel corpo.

Se parlo di panino. non intendo il tramezzino: quest’ultimo risulta meno saziante, povero di fibre e ricchissimo di grassi ( frequentemente burro o maionese).Non è certo la soluzione ideale per chi deve affrontare un pomeriggio che richiede energia e concentrazione e non un fastidioso senso di pesantezza.

Scegliete un sandwich sano e leggero che vi tolga la sensazione di fame e non crei disturbi alla digestione.

Accompagnatelo con acqua, preferibilmente naturale. Niente bevande gassate e zuccherate, men che meno vino e alcolici

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