QUANDO I PESCI SOFFRONO
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Tutti gli organismi dipendono dall’acqua e ne contengono in quantità elevate. Possiamo davvero dire che senza acqua non c’è vita, ma allo stesso tempo che dalla qualità di acqua ingerita dipende anche la qualità della vita.
Anche il nostro organismo è composto per la maggior parte di acqua. L’acqua è per sua natura un solvente. Essa ha la funzione di disciogliere e trasportare i principi nutritivi in tutte le cellule, di promuovere la digestione, di garantire la termoregolazione (mediante la sudorazione, anche impercettibile) di trasportare le scorie fuori dal nostro organismo per mezzo degli organi emuntori ed escretori.
Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?
L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è contenuta all’interno delle cellule e costituisce il così detto liquido intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il liquido extracellulare.
La distinzione è significativa anche perchè la composizione degli ioni disciolti è diversa. La differenza è data dall’abbondanza di potassio nell’ambiente intracellulare e di sodio in quello extracellulare. Il giusto equilibrio di questa pila naturale è indispensabile per la vita e per il corretto svolgimento delle funzioni metaboliche.
Ma quale acqua introduciamo nel nostro corpo?
L’acqua è rappresentata dalla formula chimica H2O, composta cioè da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Ma come ben sappiamo l’acqua dolce che troviamo sulla terra (pozzi, fiumi, sorgenti, laghi, ecc) non è costituita solamente da molecole pure di questo genere per il fatto che in essa saranno disciolti innumerevoli sali minerali, ma anche metalli pesanti, sostanze inquinanti in genere, idrocarburi, oltre a forme di vita come batteri e microorganismi.
Questo è dovuto al fatto che l’acqua durante il suo ciclo naturale viene a contatto con rocce, piante, animali, terreni inquinati, onde elettromagnetiche, sostanze radioattive ecc.
Nella ricerca dell’acqua buona da bere si devono considerare tutti questi fattori tenendo presente che meno componenti indesiderati si trovano in essa, migliore sarà la qualità della stessa.
Il corpo umano è come “immerso” nell’acqua, dalla più piccola cellula all’organismo nella sua interezza Paragoniamolo allora ad un acquario in cui io getto troppo cibo o cibo sbagliato. I pesci, incapaci di mangiare tutto, lo lascerebbero decomporre sul fondo, producendo così sostanze tossiche e rendendo l’acqua ancora più acida.
Qual è la cosa migliore in questo caso? Cambiare l’acqua!