top of page

IL CIBO INDUSTRIALE

Il cibo industriale, sia prodotto in Italia che all’estero, nasconde qualche volta pericoli per la nostra salute Qualche esempio segnalato in tempi recenti :

il Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi ha rilevato anomalie e irregolarità nei prodotti italiani che hanno preso la via dell’estero o del mercato interno: corpi estranei in ritagli di ostie croccanti, salmonella nella soia e nella carne di pollo, livelli eccessivi di Escherichia coli nei mitili, mercurio nel tonno, frammenti di vetro in ravioli ai funghi, aflatossine nel formaggio, couscous con muffe …

Tra i lotti respinti alle frontiere o oggetto di informazione ci sono: migrazione di cromo e manganese da lame per elettrodomestici da cucina provenienti dagli Stati Uniti; mercurio in lombi di pesce spada sottovuoto e scongelati dalla Spagna; residui di sostanza proibite (tau-fluvalinato e cloramfenicolo) in propoli crudo dalla ex Iugoslava, Repubblica di Macedonia; ocratossina A in miscela di caffè tostato in Italia.

E ancora: colorante non autorizzato (Reactive Red 195) in concentrato di frutta dal Messico; infestazione da parassiti Anisakis in rana pescatrice refrigerata (Lophius piscatorius) dalla Francia; presenza di DNA di ruminanti in materiali alimentari provenienti da Danimarca e destinati a mangime.

Alcuni prodotti sono invece stati ritirati per questioni di potenziali allergie o presenza di sostanze estranee.

Per esempio, a fine luglio Ikea ha ritirato dal mercato mondiale tavolette di cioccolato per la mancanza dell’indicazione sull’etichetta della frase “può contenere mandorle e nocciole”: una dimenticanza che potrebbe procurare problemi alle persone allergiche o intolleranti

E ancora, di recente la catena di supermercati Coop ha annunciato il ritiro dagli scaffali dei supermercati delle confezioni di dessert Granarolo 100% vegetale di soia al gusto vaniglia, per possibile presenza di tracce di latte non dichiarate in etichetta.

Il 15 luglio 2016 Barilla ha richiamato e ritirato dai punti vendita dieci tipi di pane in cassetta e due torte della Mulino Bianco oltre a un lotto di Maxi burger Pavesi per sospetta presenza di corpi estranei nel sale utilizzato nelle preparazioni. Secondo il fornitore di sale olandese si tratta di pezzetti di metallo che possono arrivare sino a cinque centimetri. In rete sono apparse centinaia di notizie su questo ritiro e molti giornali cartacei hanno ripreso la notizia. La maggior parte dei supermercati interessati ad avvisare la clientela, ha però dimenticato di rilanciare l’allerta e di informare i propri consumatori visto che, probabilmente, i lotti erano già stati venduti.

Poi la querelle tra la Ferrero e l’associazione dei consumatori tedesca Foodwatch che ha analizzato venti marche di patatine fritte e snack di marche diverse,per verificare la presenza di oli minerali. In tre snack è stata rilevata la presenza di idrocarburi di oli minerali (MOH). Si tratta delle barrette di cioccolato Kinder Ferrero e per questo Foodwatch ha chiesto a Ferrero di ritirare il prodotto.

In una mail inviata a Il Fatto Alimentare Ferrero «garantisce che tutti i suoi prodotti sono sicuri per i consumatori. Essi sono infatti pienamente conformi ai requisiti di sicurezza alimentare previsti in tutti i paesi in cui sono commercializzati, spesso superandoli. Ferrero difende i suoi prodotti e ne garantisce la sicurezza Benché il tema recentemente sollevato relativo a tracce di oli minerali nei prodotti alimentari sia noto alle autorità competenti e all’industria alimentare già da diversi anni, non vi è ad oggi alcuna regolamentazione specifica in materia. Il problema concerne virtualmente tutti gli imballi alimentari: infatti, tracce minime di oli minerali si ritrovano ovunque nell’ambiente. Tutti gli imballi Ferrero rispettano pienamente la normativa applicabile relativa ai materiali di contatto alimentare. Tuttavia, in linea con la sua tradizione di continuo miglioramento, dal 2013 Ferrero è impegnata in un processo di revisione di tutti i suoi materiali da imballaggio, al fine di garantire la più alta qualità ai propri consumatori». L’associazione dei consumatori tedesca ha però ricordato il parere emesso nel giugno 2012 e poi aggiornato nell’agosto 2013 dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Il testo individua due tipi di MOH per quanto riguarda la sicurezza alimentare: gli idrocarburi saturi (MOSH), che possono accumularsi nei tessuti umani e provocare effetti avversi sul fegato, e quelli aromatici (MOAH), che possono agire da cancerogeni genotossici, ovvero possono danneggiare il DNA e provocare il cancro.

L'alternativa c'è. limitare l'uso di prodotti industriali acquistati che durano un tempo infinito, infarciti di additivi di ogni genere. E ridurre le proteine animali, dal momento che gli animali provenienti da allevamenti intensivi sono allevati con abbondanza di antibiotici, ormoni e mangimi addizionati. Sì agli alimenti biologici, in larga parte vegetali, a un'alimentazione basata su cibi freschi cucinati al momento. La salute si guadagna e si mantiene anche a tavola.

In Evidenza
Archivio
Tags
Seguimi
  • Facebook Basic Square
bottom of page