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IL GIRASOLE nella alimentazione


Originario delle Americhe, l’antica popolazione Inca considerava simbolo di sovranità. solo alla fine del XVI secolo raggiunse il continente europeo. Si deve però attendere il XVIII secolo per assistere alle prime coltivazioni di girasole per la produzione di olio.

Il fiore può raggiungere gli 85 cm di diametro e il gambo si può estendere fino a 6 metri di altezza! I semi sono in realtà le mandorle contenute nel pericarpo dei piccoli frutti dell’infiorescenza.

Sono fra i più leggeri semi oleosi, nonostante l’elevato numero di calorie, Contengono molte sostanze nutritive e sono ricchi di carboidrati e proteine. Sono ricchi di acido linoleico, utile nel prevenire malattie cardiache e abbassare il colesterolo, e di fenoli.

Tra le vitamine presenti troviamo la A , la D , la E e la PP . Ma ciò che rende i semi di girasole davvero unici è la rarissima vitamina B12 e la B1, presente in quantità, in assoluto, maggiore rispetto ad altri alimenti.

Tra i minerali abbiamo il ferro e il magnesio. Tra gli oligoelementi troviamo il selenio, il fosforo, lo zinco, il rame, il cobalto e il manganese. Le ultime ricerche hanno evidenziato anche la presenza di acido clorogenico, utile per la sua azione antibatterica e antinfettiva.

I semi di girasole nell’alimentazione naturale

Sarebbe meglio non tostarli anche se prendono più sapore, perché perdono alcune sostanze nutritive.. Se li mangiate al naturale, bastano 2 cucchiai al giorno. In commercio si trovano anche sotto forma di farina.

Si possono aggiungere a piatti salati ma anche ai dolci mescolati ad una macedonia o nei biscotti e nelle torte,nel pane a fine cottura. Possono anche essere usati per condire l’insalata e una zuppa, come pure le verdure grigliate o sulla carne

Olio di girasole: proprietà

E’ composto essenzialmente di acidi grassi insaturi, per circa il 30% di acido oleico e poco più del 50% di acido linoleico. Entrambi sono precursori degli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6. I due omega sono importanti per la salute del nostro cuore, servono a facilitare il trasporto di ossigeno, creare l’emoglobina nel sangue e ottimizzare la produzione di energia.

L’olio di girasole vanta anche proprietà antiossidanti, per una discreta presenza di Vitamina E, che aiuta a contrastare i radicali liberi. Sotto questo punto di vista, possiamo dire che l’olio di girasole è assai migliore dell’olio di oliva nel combattere l’invecchiamento cellulare.

Non raffinato, l’olio di girasole è di consistenza più liquida rispetto all’olio di oliva, con un colore giallo paglierino, ma in commercio ne trovate un tipo molto raffinato, quasi trasparente.

In cucina

Può essere utilizzato come ingrediente per la preparazione di dolci, emulsioni e maionesi: si consiglia di comperarlo spremuto a freddo, di origine biologica e va conservato in frigorifero perché tende a deteriorarsi.

Al contrario non si presta particolarmente per friggere. Ha il cosiddetto “punto di fumo” davvero basso, a 130 gradi.


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