PROBIOTICI, PREBIOTICI E SIMBIOTICI
Il termine ‘probiotico’ deriva dal greco "pro-bios" che significa ‘a favore della vita’ poiché i probiotici sono microrganismi (soprattutto batteri) viventi e attivi, contenuti in determinati alimenti o integratori in numero sufficiente per esercitare, se usati in modo corretto, un effetto positivo sulla salute dell’organismo, rafforzando in particolare l'ecosistema intestinale.
La loro efficacia nasce dal fatto che sono “vivi” e tali devono rimanere nel momento in cui arrivano all’intestino, ove svolgono la loro azione benefica. Quindi , se presi sotto forma di integratori, è molto importante scegliere probiotici gastroprotetti, ossia la cui composizione permetta il passaggio attraverso lo stomaco senza subire variazioni.
Ne esistono diversi tipi con differenti principi di azione: si è evidenziato che alcuni tipi di probiotici nella persona adulta sono efficaci per il miglioramento della sindrome dell’intestino irritabile, della colite ulcerosa (una forma di disturbo intestinale) e malattie infettive, così come possono ridurre il rischio di sviluppo di eczema e altre condizioni allergiche .
Anche gli individui sani possono trarre beneficio dall’assunzione dei probiotici. E’ stato dimostrato che i probiotici possono ridurre i rischi di malattie infettive, tra cui malattie del tratto respiratorio superiore. Ogni effetto del probiotico è generalmente specifico del ceppo di batterio probiotico usato.
Questo significa che prima di assumere un alimento che li contiene, è importante conoscere il nome completo del ceppo di appartenenza, la quantità di probiotici vivi contenuti nel prodotto e le adeguate condizioni di conservazione: informazioni che devono essere, di norma, tutte riportate sulla confezione dei cibi o integratori specifici
Per essere efficaci i probiotici dovrebbero essere assunti sempre e solo a stomaco vuoto, per un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno, ragion per cui è impossibile introdurli con la semplice dieta.
Va da sé quindi che i probiotici sono aggiunti specificatamente agli alimenti, e non vanno confusi con i fermenti lattici o i batteri che sono contenuti nello yogurt i quali sono anch’essi vivi ma non vitali, ossia non hanno la capacità di riprodursi nell’intestino, svolgendo funzioni altrettanto importanti per l’organismo ma diverse da quelle dei probiotici.
I prebiotici invece sono sostanze non digeribili contenute in natura in alcuni alimenti – principalmente fibre idrosolubili, non gelificanti le quali promuovono la crescita, nel colon, di una o più specie batteriche utili allo sviluppo della microflora probiotica. Vengono usati selettivamente dai batteri intestinali per la fermentazione.: questo implica che i batteri associati a effetti benefici per la salute possono essere ottenuti in modo specifico.
Essi sono presenti in molti integratori di fermenti lattici, ma anche in diversi cibi in particolar modo nella farina di frumento, nelle banane, nel miele, nel germe di grano, nell'aglio, nella cipolla, nei fagioli e nei porri. L'assunzione di prebiotici attraverso la dieta costituisce un fattore importante, soprattutto nell'ambito di una dieta sana, variata ed equilibrata.
L'utilizzo di alimenti o integratori contenenti prebiotici è controindicato in caso di sindrome dell'intestino irritabile, di terapie radianti sul tratto gastrointestinale e di intolleranza al lattosio.
I simbiotici infine sono un mix tra probiotici e prebiotici, la cui azione sulla salute è sinergica e per questo definita simbiotica. Hanno capacità di migliorare da un lato la sopravvivenza degli organismi probiotici e dall’altro di favorire la formazione di un substrato specifico alla flora batterica intestinale già residente.
Tra le potenzialità riconosciute ai simbiotici vi è il miglioramento dell’intolleranza al lattosio e di assorbimento di alcuni minerali (calcio, ferro e magnesio), ma anche la capacità di svolgere una azione normalizzante sulla funzionalità intestinale (motilità, assorbimento, secrezione), e protettiva contro infiammazioni e infezioni a carico dell’intestino, in particolare nelle forme diarroiche.